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Autore THE AVIATOR
simboy

Reg.: 20 Set 2002
Messaggi: 1603
Da: grugliasco (TO)
Inviato: 06-02-2005 20:13  
quote:
In data 2005-02-06 20:00, lemona scrive:
quote:
In data 2005-02-02 20:03, liliangish scrive:
quote:
In data 2005-02-02 19:11, lemona scrive:
film noiosissimo, di caprio recita alla di caprio.. e se uno copre con la mano il nome del regista sembra un film fatto da uno qualsiasi, e non da scorsese.. se potete state a casa tre ore sono troppe!1
p.s giudizio personale contenti..



per una volta ho il desiderio di quotare Lemona...



basta perversioni!


grazie per la fiducia guarda che di film non sbaglio mai anche perche li vedo tutti pagando e non sono quanti lo facciano in questo forum senza scrivere quello che trovano scritto su ciak. p.s: u lòibri , cinema e donne non accetto lezioni da nessuno



E di grammatica ?
_________________
Qualunque impressione faccia su di noi , egli è un servo della legge , quindi appartiene alla legge e sfugge al giudizio umano.

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Saeros

Reg.: 27 Mag 2004
Messaggi: 7565
Da: Napoli (NA)
Inviato: 10-02-2005 11:43  
A me e` piaciuto. sara` che non ci capisco niente di cinema. pero`...

Nostalgico, epico, registicamente perfetto, colorato e folle come l’epoca che rappresenta: questo per me e` stato the aviator. Un film bellissimo, che restera` nei miei ricordi migliori (non solo per il film di per se`, ma anche per il fatto che in sala non ci fosse praticamente nessuno e ho potuto godermelo in santa pace senza dover scatenare risse) e che mi ha fatto conoscere un’epoca d’oro di cui mi sono accorta di conoscere ancora ben poco. In questa pellicola mi e` parso, in certi tratti, di sentire l’incredibile nostalgia del passato provata dalle persone che lo hanno scritto e diretto, di quel mondo che allora era davvero dorato, di quelle star che sono sempre ancora piu` star di quelle di oggi, dei film mitici che sbucavano dal nulla, delle leggende, della vita sregolata e delle pazzie che allora ci si poteva ancora permettere di fare. Scorsese ha diretto (in maniera fantastica) un film su quella che era la vera fabbrica dei sogni e su quello che le luci e lo sfarzo riuscivano a coprire: la follia, il dolore, la solitudine. Tutte racchiuse nello sguardo e nei gesti di Howard Huges, un Leonardo DiCaprio spettacolare e sconvolgente, specialmente nella parte in cui si chiude da solo nella stanza delle proiezioni per settimane prima di dover affrontare il processo, o quando osserva con sguardo angosciato cio` che pensa possa essere sporco e che ha paura di toccare. Nel suo sguardo amaro e cinico al tempo stesso, si vedeva la caparbieta` di un uomo deciso a voler affrontare il mondo ad ogni costo; caratteristica che, ora che ci penso, accomuna tanto l’uomo quanto l’attore che lo interpreta.
Comunque sia, per quanto riguarda gli Oscar (tanto ormai solo di questo si sta parlando...) credo che per questo film sia scontata la statuetta sia per miglior film che miglior regia. Non sono del tutto certa per migliore attore (il golden globe e la nomination mi paiono sufficienti, ma non so quanto Leo possa combattere contro Jamie Foxx in Ray), nonostante ci tenga a ribadire che l’interpretazione di DiCaprio fosse eccellente. Per il resto: credo che anche per migliore attrice non protagonista, fotografia e costumi ci siano ottime possibilita`; direi anche migliore sceneggiatura, ma nella stessa categoria c’e` anche Eternal Sunshine e io onestamente tifo per quello.

Anzi, ora che mi ci fate pensare, ho un quesito da porre: perche` la sceneggiatura di The Aviator e` stata messa fra quelle originali? La storia non e` stata ispirata alla vita vera di Howard Huges? Ricordo benissimo che, a suo tempo, A beautiful mind fu candidato per la migliore sceneggiatura non originale, dato che riprendeva gli avvenimenti della vita di John Nash. Allora perche` questo lo hanno messo fra gli originali?
_________________
Mizar:Sae è da interpretare stile rebus..
Un Lugubre Equivoco

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DottorDio

Reg.: 12 Lug 2004
Messaggi: 7645
Da: Abbadia S.S. (SI)
Inviato: 10-02-2005 15:01  
quote:
In data 2005-02-10 11:43, Saeros scrive:
A me e` piaciuto. sara` che non ci capisco niente di cinema. pero`...

Nostalgico, epico, registicamente perfetto, colorato e folle come l’epoca che rappresenta: questo per me e` stato the aviator. Un film bellissimo, che restera` nei miei ricordi migliori (non solo per il film di per se`, ma anche per il fatto che in sala non ci fosse praticamente nessuno e ho potuto godermelo in santa pace senza dover scatenare risse) e che mi ha fatto conoscere un’epoca d’oro di cui mi sono accorta di conoscere ancora ben poco. In questa pellicola mi e` parso, in certi tratti, di sentire l’incredibile nostalgia del passato provata dalle persone che lo hanno scritto e diretto, di quel mondo che allora era davvero dorato, di quelle star che sono sempre ancora piu` star di quelle di oggi, dei film mitici che sbucavano dal nulla, delle leggende, della vita sregolata e delle pazzie che allora ci si poteva ancora permettere di fare. Scorsese ha diretto (in maniera fantastica) un film su quella che era la vera fabbrica dei sogni e su quello che le luci e lo sfarzo riuscivano a coprire: la follia, il dolore, la solitudine. Tutte racchiuse nello sguardo e nei gesti di Howard Huges, un Leonardo DiCaprio spettacolare e sconvolgente, specialmente nella parte in cui si chiude da solo nella stanza delle proiezioni per settimane prima di dover affrontare il processo, o quando osserva con sguardo angosciato cio` che pensa possa essere sporco e che ha paura di toccare. Nel suo sguardo amaro e cinico al tempo stesso, si vedeva la caparbieta` di un uomo deciso a voler affrontare il mondo ad ogni costo; caratteristica che, ora che ci penso, accomuna tanto l’uomo quanto l’attore che lo interpreta.
Comunque sia, per quanto riguarda gli Oscar (tanto ormai solo di questo si sta parlando...) credo che per questo film sia scontata la statuetta sia per miglior film che miglior regia. Non sono del tutto certa per migliore attore (il golden globe e la nomination mi paiono sufficienti, ma non so quanto Leo possa combattere contro Jamie Foxx in Ray), nonostante ci tenga a ribadire che l’interpretazione di DiCaprio fosse eccellente. Per il resto: credo che anche per migliore attrice non protagonista, fotografia e costumi ci siano ottime possibilita`; direi anche migliore sceneggiatura, ma nella stessa categoria c’e` anche Eternal Sunshine e io onestamente tifo per quello.

Anzi, ora che mi ci fate pensare, ho un quesito da porre: perche` la sceneggiatura di The Aviator e` stata messa fra quelle originali? La storia non e` stata ispirata alla vita vera di Howard Huges? Ricordo benissimo che, a suo tempo, A beautiful mind fu candidato per la migliore sceneggiatura non originale, dato che riprendeva gli avvenimenti della vita di John Nash. Allora perche` questo lo hanno messo fra gli originali?



Ti faccio compagnia a dire che è un bel film, l'ho visto pochi giorni fa e mi è veramente piaciuto, meglio di G.O.N.Y. anche se non il miglior Scorsese (e per miglior Scorsese intendo quello di Toro scatenato e di Fuori orario), ma lo stesso un ottimo film e mi auguro che vinca quella statuetta che gli è sempre mancata!

_________________
Geppetto è stato l'unico uomo ad aver fatto un figlio con una sega

Attention: Dieu est dans cette boite comme ailleurs et partout!

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manson

Reg.: 21 Dic 2004
Messaggi: 332
Da: mongrando (BI)
Inviato: 10-02-2005 17:46  
Ho visto THE AVIATOR ieri al cinema.
per me anche se e lungo e fatto benissimo.
Dicaprio e da OSCAR specialmente in una parte come un miliardario famoso soppresso da una depressione paranoica
_________________
.....e ora va, vai incontro alla Libertà.


Susan Sarandon
in "Piccole Donne"

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Leonardo

Reg.: 26 Mar 2002
Messaggi: 2398
Da: Capri (NA)
Inviato: 11-02-2005 12:57  
E' un gran bel film
Certo per chi si aspettava un capolavoro non si può dire che lo sia.
Ma le aspettative non possono condizionare

A conti fatti è davvero un gran bel film!

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Ayrtonit
ex "ayrtonit"

Reg.: 06 Giu 2004
Messaggi: 12883
Da: treviglio (BG)
Inviato: 11-02-2005 13:44  
quote:
In data 2005-02-11 12:57, Leonardo scrive:
E' un gran bel film
Certo per chi si aspettava un capolavoro non si può dire che lo sia.
Ma le aspettative non possono condizionare

A conti fatti è davvero un gran bel film!


eddai leo come sei di parte!
scrosese + di caprio = gran bel film ?
no no.
_________________
"In effetti la degenerazione non è mai divertente, bisogna saperla mantenere su livelli tollerabili.
Non è tanto una questione di civiltà, ma di intelligenza."
DEMONSETH

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alessio984

Reg.: 10 Mar 2004
Messaggi: 6302
Da: Napoli (NA)
Inviato: 12-02-2005 18:00  
quote:
In data 2005-01-30 01:47, Marienbad scrive:
Puntualizziamo.
E lo faccio io, perchè sono certa che molti di coloro che hanno visto il film, hanno pensato che: o si trattasse della stessa persona, o che semplicemente Scarface fosse girato effettivamente da tale Howard Hughes.
E invece no!
Howard Hughes, che nel film, per tre ore circa, viene delineato come un regista perfezionista e un magnate dell'aviazione, non viene nemmeno una volta descritto come un produttore. In questo modo, quando, al suo secondo film, gli viene detto: "ho visto il suo ultimo film, Scarface, e mi è piaciuto molto", e lui risponde "Grazie", chiunque mastichi poco il cinema, non può far altro che recepire un preciso messaggio:
Howard Hughes è il regista di Scarface.
Il fatto poi che non venga menzionato in alcun modo Howard hawks, va a peggiorare le cose.

E il film?
Ma chissenefrega del film.


Si Marien, ma in quel periodo erano i produttori i veri "padroni" del film. Mi meraviglia il fatto che tu non lo sappia.
Ed è lo stesso Scorsese a spiegarcelo nel suo documentario: "Un viaggio nel cinema americano di Martin Scorsese"
_________________
Preferiremmo volare sulla luna piuttosto che dire le parole giuste quand'è tempo di dirle

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sandrix81

Reg.: 20 Feb 2004
Messaggi: 29115
Da: San Giovanni Teatino (CH)
Inviato: 13-02-2005 12:51  
Problemi di tempi. Non tanto di tempi filmici (dove comunque una lunga serie di scelte sbagliate porta ad un'inutile dilatazione della narrazione), quanto di incongruenza tra tempi filmici e tempi della vicenda; c'è un cattivo utilizzo delle ellissi che lascia sbalorditi.
Tanto per fare un esempio, dal volo di prova dell'XF-11 al processo sembrano passare anni ed anni e invece ne è passato a stento uno. Ma anche gli anni relativi alla produzione di Scarface (incredibilmente liquidato nel film con una battuta - peraltro sbagliatissima - in cui la Hepburn dice "Ho visto il tuo film, Sarface") sono completamente trascurati e mal gestiti.

La mdp Scorsese la sa muovere, e questo lo sappiamo, ha una tecnica di ripresa meravigliosa, e non ci voleva certo questo film a dircelo, ma in questo caso la pesantezza della narrazione ci impedisce di beneficiarne.


Deludente. Un 6 molto (troppo) stiracchiato.
_________________
Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina.

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ZEFIRO

Reg.: 02 Dic 2004
Messaggi: 122
Da: Lugano (es)
Inviato: 13-02-2005 13:17  
Finalmente pure io ieri sera ho avuto l'opportunità di vedere questo attesissimo "The Aviator". La sensazione che mi ha lasciato è di una soddisfazione molto moderata, una sorta di "coito interrotto", se mi permettete la metafora, nulla in confronto al pieno godimento di altre opere dello stesso regista da me apprezzatissime ("Quei bravi ragazzi" e "Gangs of New York" su tutte). Eppure il film parte benissimo, mi è davvero piaciuta la ricostruzione della travagliata (eufemismo) produzione de "gli angeli dell'inferno". Il personaggio è ben caratterizzato, temerario e irritante, una specie di Farinata ad Hollywood, ben interpretao da un Di Caprio più che credibile. Trovo che le scene di Scorsese abbiano un qualcosa di indescrivibile che le rende assolutamente piene, ebbre di tecnica, ben dialogate e recitate. Le note dolenti iniziano a giungere a partire dalla metà della pellicola quando l'intreccio si fa eccessivamente macchinoso e pesante, le storie d'amore di Hughes sono vuote di magia, troppa e superficiale l'insistenza sulle manie di pulizia del protagonista. Insomma, si fatica ad arrivare ad un finale che si riscatta solo in misura minore senza emozionare. Ottime le ricostruzioni scenografiche (davvero splendido il locale dove Hughes era solito trascorrere le sue dolci serate), mi è piaciuta anche la colonna sonora e l'utilizzo delle musiche. Non so infine quale possa essere semanticamente la chiave di lettura del film, se un'ulteriore (ma ormai inflazionata) metafora del "sogno americano" o una semplice ricostruzione di un'epoca. Magari su questi aspetti possiamo approfondire ulteriormente.
In conclusione, un film discreto, da Scorsese mi aspettavo forse un volo più alto e convinto, ma si può vedere senza problemi.

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Wilche


Reg.: 06 Gen 2005
Messaggi: 312
Da: Modica (RG)
Inviato: 13-02-2005 13:49  
Salve ragazzi! Ho visto da poco il film. Posso solo dire che secondo me dovevano curare meglio la carriera di Hughes, perchè si sono soffermati bene solo sul primo film. Dicaprio è davvero magistrale, non era un ruolo facile da interpretare. Tutto sommato, davvero bello!
_________________
E’ meglio vivere sognando un ideale che adattarsi a una mediocre realtà e perdere ogni speranza

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dende83

Reg.: 26 Giu 2004
Messaggi: 235
Da: La Maddalena (SS)
Inviato: 13-02-2005 15:03  
Mah secondo me il film è buono ma nulla di più, non so...... la regia e impeccabile, gli attori tutti(eccezion fatta per Cate Blanchett che ho trovato eccessivamente sopra le righe e stereotipata)appropriati, la sceneggiatura buona, Howard Shore magnifico e le locations ottime, ma mancano le emozioni.......
forse scorsese le cerca cosi tanto che poi non riese a trasmetterle o semplicemente è una storia troppo "americana" per appassionare un pubblico europeo.
In conclusione un buon film che pero rimane freddo e distante (le 3 ore non aiutano di certo)e non va sopra il 7, e sono molto molto molto generoso.


Ah dimenticavo se guardate la versione originale si capisce che Howard Hughes è il produttore e non il regista.


P.S. Marien cazzo quanto sei saccente.

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Cronenberg

Reg.: 02 Dic 2003
Messaggi: 2781
Da: GENOVA (GE)
Inviato: 06-03-2005 14:43  
Non male l'ultimo Scorsese, eccellente la sua raffigurazione cinematografica della vita dell'eccentrico Howard Hughes. Solo di un non poco rilevante fattore, la mia teoria sul film "The Aviator" scoordina il buon giudizio ricavato dopo l'immediata visione.
Fa certo piacere vedere finalmente un cinema biografico così colorato, curato e disinvolto, che in passato richiedeva invece sopportazione di didascalismo e datazione. "The Aviator" è in grado infatti di raccontare con discreta forza espressiva, le (dis)avventure di un uomo. Ho notato però che tale forza e volontà non è utilizzata nel narrare il perchè e le cause di queste. Poichè non nascondo che l'incipit del film, e comunque l'intera prima parte, l'ho trovata di rara superficialità psicologica. Il tormentato dialogo tra Howard bambino e la madre, non può essere poi una giustificata causa della malattia di Howard adulto, che viene presentato senza spiegarci il perchè di una tale presentazione. Scorsese si compiace anche troppo della rappresentazione di spregiudicatezza di Howard Hughes, e di come la dimostrava, ma tale forma di 'potere' era data da un qualcosa del quale il regista non approfondisce mai in maniera consona. Per questo trovo che in tre ore di film, sarebbe stato più gradito un approfondimento logico del perchè di Howard Hughes, e non solo una dimostrazione di quello che era e poteva quest'uomo. Per il resto mi è parso che il film mantenga vivo l'interesse dello spettatore, anche con qualche eccesso s'intende, come ad esempio la lunga sequenza del processo. Rimane però vivo quindi anche il rammarico per aver visto il film che parla di uomo, del quale si vedono le conseguenze, ma mai veramente le cause.

_________________
Mi sono sorpreso a guardare le scarpe nella vetrina di un negozio. Pensavo di entrare a comprarne un paio ma, mi sono fermato. Le scarpe che porto adesso dovrebbero bastarmi, per percorrere quest'ultimo tratto di vita. (Derek Jarman in BLUE)

[ Questo messaggio è stato modificato da: Cronenberg il 06-03-2005 alle 14:43 ]

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oronzocana

Reg.: 30 Mag 2004
Messaggi: 6056
Da: camerino (MC)
Inviato: 06-03-2005 15:04  
The Aviator è un buon film.
Certo è un pò lungo e questo può creare qualche commento poco positivo da parte dello spettatore più sprovveduto.
Il film descrive la vita di Hughes che è un pò un Berlusconi americano della prima metà(e oltre) del 900. Un uomo che, ereditato un ingente patrimonio petrolifero da suo padre, ha praticamente fatto la storia dell'aviazione civile e militare made in USA e non solo.
Regista di poco successo ma produttore di ben più blasonata fama ha realizzato un mezzo capolavoro che fu Hell's Angels(in questo caso alla regia). Un film girato a cavallo tra muto e sonoro, finito quando il secondo aveva già surclassato la pantomima di personaggi quali Chaplin o Buster Keaton, fu rigirato(in alcune scene) proprio per aggiungere gli effetti audio. Un film maestoso e faraonico: il più costoso mai realizato all'epoca.
Alla produzione invece ebbe molti più successi come ad esempio Scarface(regia di H. Hawks) che è tuttora uno dei più grandi gangster movie di tutti i tempi.
Tra le altre cose fu padrone della TWA e della RKO(una casa di produzione che ha fatto la storia). Finanziò la CIA per tentare di comprare il governo USA(cosa che non è provata).Sedusse praticamente tutte le star dell'eopoca.
Un mito nel vero senso della parola.
Purtroppo però la malattia(OCD: disordine compulsivo ossessivo) lo logorava giorno dopo giorno fino ad accompagnarlo solo e abbandanotato alla sua morte nel 1976(data ufficale).
Scorsese è uno che sa fare il suo mestiere, non è uno sprovveduto e si vede. Riesce a camuffare o cmq a far distogliere lo sguardo da una sceneggiatura eccessivamente pregna e per questo leggera e superficiale in alcuni punti(e non sono pochi). E' un pò un minestrone pieno zeppo di ingredienti che un buon cuoco riesce però ad amalgamare.
Troppi sono i salti temporali fatti alla bell'e meglio e troppo superficiali risultano alcune situazioni. Tanto per fare un paio di esempi:
1- la 15enne che diventa l'amante di Hughes non è suff. definita tant'è che quando si scaglia con l'auto addosso al suo lui e la Gardner lo spettatore è disorientato all'eccesso: io personalmente mi ero dimenticato della sua esistenza. E poi si capisce benissimo che non ha 15 anni.
2- dopo l'incidente Hughes si rimette in quattro e quattrotto senza minimamente farci sapere che in realtà(nei numerosi incidenti che ebbe) il texano era pratiamente diventato un Codeina(sedativo simile alla morfina) dipendente. Infatti stette anche in come per 4 giorni e alla sua morte nel suo braccio c'erano 7 aghi spezzati proprio per le iniezioni di codeina che si faceva.
Un Leonardo Di Caprio eccellente nelle vesti del mito.
Due prime donne dello star system hollywoodiano, la Hapburn e la Gardner, interpretate magnificamente rispettivamente da Cate Blanchette e da Kate Beckinsale.
Non è sicuramente un capolavoro indelebile nella stria del cinema, ma sicuramente è un ottimo film.
_________________
Partecipare ad un'asta, se si ha il Parkinson, può essere una questione molto costosa.
Michael J. Fox
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gatsby

Reg.: 21 Nov 2002
Messaggi: 15032
Da: Roma (RM)
Inviato: 07-03-2005 15:16  
La striscia di Disegni di questo mese su The Aviator è più esemplificativa di tante recensioni o commenti.
_________________
Qualunque destino, per lungo e complicato che sia, consta in realtà di un solo momento : quello in cui l'uomo sa per sempre chi è

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filmleo

Reg.: 13 Mar 2005
Messaggi: 41
Da: roma (RM)
Inviato: 13-03-2005 08:26  

Certamente un grande spettacolo (bellissime le riprese aeree e le scenografie, stupendi i costumi e la fotografia) ma altrettanto certamente non è uno dei migliori film di Martin Scorsese, anzi… Il regista italo-americano avrebbe meritato l’Oscar almeno in tre occasioni ("Taxi Driver", "Toro scatenato", "Casinò") ma sicuramente non per questo lavoro imperniato su un famoso quanto misterioso personaggio che dovrebbe suscitare contemporaneamente ammirazione-pietà- simpatia-odio. Dando più importanza al lato aviatorio e industriale che a quello di realizzatore di film, Scorsese crea un’opera fredda e razionale ma che non emoziona e non coinvolge, un‘opera con tanta perizia tecnica ma con pochissimo cuore.. Si parla e si vede molto la Hollywood degli anni d’oro ma non si percepisce il tanto conclamato amore che Scorsese ha per il cinema: vengono presentati molti personaggi famosi ma in modo superficiale e, direi, banalmente retorico (perché fare di Jean Harlow un’ochetta giuliva e di Katharine Hepburn la caricatura della intellettualoide?). Di Caprio, si sa, è un ottimo attore ma non riesce a rendere la complessità di un personaggio famoso per aver realizzato il film più costoso dell’epoca ("Hell’s Angels"), il più violento ("Scarface"), il più sensuale ("Il mio corpo ti scalderà"), celebre per le sue paranoie e il suo autoisolamento, grande nelle avventure e disavventure erotiche ed imprenditoriali. Occorreva un interprete più maturo e di più ampio spessore, qualità che il buon Leonardo ancora non ha ( e poi nell’arco dei vent’anni che il film descrive, il suo fisico non cambia di una virgola, sembra sempre appena uscito dal college!).

Benché i 5 Oscar siano meritati (attrice non protagonista, fotografia, scenografia, montaggio, costumi) il film risulta nel complesso monocorde, prolisso, noioso e troppo lungo.


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